Der himmel über Berlin (Il cielo sopra Berlino)
- Martedì 17 Ottobre 15:15
- Martedì 17 Ottobre 21:00

Il Cinema Ritrovato. Al cinema - in collaborazione con la Cineteca di Bologna
Der himmel über Berlin
(Il cielo sopra Berlino)
di Wim Wenders
con Bruno Ganz, Solveig Dommartin, Otto Sander, Peter Falk
RFT-Fra 1987, 130’ - in tedesco con sottotitoli in italiano
mar 17 ott (15.15 - 21.00)
mer 18 ott (18.00)
Nel cielo grigio sopra Berlino, nelle sue vie e nei suoi edifici si aggirano innumerevoli angeli non visibili agli adulti ma individuati dai bambini. Essi possono sentire i pensieri di ognuno e cercare, mettendosi loro accanto, di lenire i dolori dei più sofferenti. Due di loro, Damiel e Cassiel, si ritrovano periodicamente per raccontarsi le reciproche esperienze. Damiel, quello più partecipe alle ansie degli umani come alle loro infinite piccole gioie, sente fortemente l’attrazione esercitata dalla città (ancora sfregiata da enormi cicatrici) e dalla sua stessa gente. Un giorno vede in discoteca Marion, una bellissima trapezista licenziata dal circo in cui lavora e sconvolta dalla imminente solitudine, e se ne innamora...
Il cielo sopra Berlino è abitato da angeli. Condividono lo spazio, ma non il tempo, né il colore, con gli umani. Wim Wenders, rientrato in Europa dopo la doppia esperienza americana di Hammett e di Paris, Texas, va alla ricerca delle proprie radici culturali e sceglie quella Berlino che lo ha visto, diplomando alla scuola di cinema di Monaco, esordire nel lungometraggio. La città, con la sua tormentata storia, con i suoi monumenti, è la coprotagonista di uno dei migliori film in assoluto dell’intera filmografia wendersiana. Wim firma la sceneggiatura con Peter Handke. Due anni dopo sarebbe caduto il Muro.
’’L’idea è sorta contemporaneamente da diverse fonti. Anzitutto dalla lettura delle Elegie duinesi di Rilke. Poi tempo addietro dai quadri di Paul Klee. Anche da L’angelo della storia di Walter Benjamin. D’un tratto ascoltai anche un brano dei Cure che parlava di ’’fallen angels’’. Riflettevo anche su come in questa città convivano, si sovrappongano i mondi del presente e del passato, immagini doppie nel tempo e nello spazio, a cui venivano ad affiancarsi ricordi d’infanzia, di angeli in veste di osservatori onnipresenti e invisibili’’. (Wim Wenders)