Babylon
- Mercoledì 24 Maggio 15:30
- Mercoledì 24 Maggio 20:30

di Damien Chazelle, con Brad Pitt, Margot Robbie, Diego Calva - USA 2022, 189’
mer 24 mag (15.30: in italiano - 20.30: in inglese)
Los Angeles, 1926. Una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l’ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un’epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante “Hollywood Babilonia”. Gli anni Venti sono però anche un momento cruciale per l’industria cinematografica, con il passaggio dai film muti a quelli sonori. Nel corso di un party forsennato si incontrano l’aspirante attrice Nellie e il messicano Manny, che lavora come aiutante presso la casa di produzione Keystone. Dopo la morte per overdose di un’attrice, Nellie, bellissima e senza freni, ha finalmente l’occasione di sfondare, mentre Manny, che fin da subito s’innamora di Nellie e la protegge dal suo stesso stile di vita forsennato, diventa amico della star in declino Jack Corran. Il passaggio dal muto al sonoro stravolgerà la città del cinema. Il solo Manny sembra farcela, scalando i vertici del sistema, ma anche lui finirà per essere travolto dal destino della nuova Babilonia...
Nel raccontare gli albori del cinema americano, Damien Chazelle (Whiplash, La La Land, First Man - Il primo uomo) ha in mente sin dal titolo Hollywood Babylon di Kenneth Anger. Tuttavia, l’imponente opera di Damien Chazelle è il frutto di quasi 15 anni di ricerche e di riflessioni su un mondo che piano piano ha preso forma nella sua testa. Se La La Land raccontava una storia contemporanea, romantica e delicata sui tentativi di una coppia di artisti di inseguire i propri sogni, in Babylon la cinepresa cattura il lato oscuro, nascosto, volgare della “città delle stelle”.
«Quello che volevo fare era realizzare un film controcorrente. Mi rendo conto che è uno shock, ma era importante che si facesse un film che andasse a scavare nel profondo, perché oggi si mostra sempre la patina superficiale quando si parla degli esordi di Hollywood, per questo ci ho messo tanto per realizzarlo. Inoltre, volevo mostrare quello che Hollywood è fin troppo brava a nascondere, lo sporco nascosto sotto il tappeto. Il cinema non godeva di alcun rispetto all’epoca, era considerato triviale, pornografico. Per questo volevo che nel mio film ci fosse qualcosa di sporco. Il titolo stesso suggerisce qualcosa che nasce dal peccato, dal vizio». (Damien Chazelle)