La ligne - la linea invisibile

di Ursula Meier, con Stéphanie Blanchoud, Valeria Bruni Tedeschi, Elli Spagnolo - Ch/Fra/B 2022, 101’
Premio FICE del Cinema Europeo 2022
mar 30 mag (18.00)
’’Se non si attiene a questo ordine restrittivo, va dritta in prigione’’. La trentenne Margaret (interpretata dalla carismatica Stéphanie Blanchoud, attrice, cantante e drammaturga che ha firmato la sceneggiatura insieme alla regista Ursula Meier) è stata avvertita: in attesa della sua citazione in tribunale e per il rischio di recidiva, le è proibito, per tre mesi, di contattare la madre Cristina (interpretata da una disarmante Valeria Bruni Tedeschi) e di avvicinarsi entro 100 metri da casa sua. Una situazione eccezionale, che tradisce una profonda disarmonia familiare, da cui è scaturita una brutale discussione, avvenuta tra una madre egoista e infantile e una figlia, da sempre, bisognosa di amore e riconoscimento.
La maggior parte delle storie prende vita dall’incontro dei personaggi, ma ne La ligne - la linea invisibile, è invece questa distanza tra il personaggio principale e il resto della sua famiglia che crea la dinamica del racconto. Isolata e bandita, Margaret si ritrova letteralmente “chiusa fuori”. Questa “linea”, il luogo preciso che delimita lo spazio proibito a Margaret, diventa l’ostacolo del personaggio sia in senso letterale, sia figurativo e, di conseguenza, il luogo di tutte le tensioni che muovono il film. Attraverso un cast tutto femminile e brillantemente diretto, Meier indaga le lacerate dinamiche familiari che legano i personaggi attraverso uno sguardo tagliente e compassionevole e una regia raffinata e coinvolgente.