Barbie

di Greta Gerwig, con Margot Robbie, Ryan Gosling - USA 2023, 114’
mer h. 18.00 (in versione originale con sottotitoli in italiano)
Vivere a Barbieland significa essere perfetti in un luogo perfetto. A meno che tu non stia attraversando una crisi esistenziale. Oppure tu sia un Ken. La bambola più famosa al mondo prende vita grazie alla regia di Greta Gerwig che si è occupata della sceneggiatura del film insieme al suo compagno Noah Baumbach. Costretta ad abbandonare Barbieland e la sua perfezione, Barbie si avventura per il mondo reale dove aiuta le persone che incontra fino a quando si ritrova di nuovo sulla strada di casa…
Con Lady Bird Greta Gerwing esplorava la ribellione adolescenzialedi una liceale di Sacramento che era tutto fuorché perfetta: nessuna chioma bionda fluente, frequentava una scuola cattolica che detestava, non era ricca, viveva “al di fuori dei canoni”, sognando la vibrante East Coast, aveva un padre depresso e una madre dura, che la accompagnava a fare shopping per disprezzare tutte le sue scelte con un gelido “Non è troppo rosa?”. Con Barbie, Gerwing (che ha scritto la sceneggiatura insieme al compagno Noah Baumach) tratteggia, non a caso, un mondo decisamente troppo rosa, Barbie land. In tale luogo patinato, Barbie “is everything”, può essere qualsiasi cosa: c’è Barbie Stereotipo, una strepitosa Margot Robbie (anche produttrice del film), ma c’è pure Barbie giornalista, medico, avvocato, presidente, giudice della Corte Suprema e tutte quelle che l’azienda di giocattoli Mattel ha concepito. Le loro controparti maschili maschili, i Ken, sono invece “solo Ken”. Quasi un accessorio di Barbie, il Ken interpretato da Ryan Gosling ha un ruolo vago e indefinito, “la spiaggia” ma non si sa cosa debba farci: non è un bagnino, non può neanche surfare perché il mare è uno sfondo ondulato blu di cartapesta. Vive in funzione di Barbie, del suo saluto e del suo sguardo, in un mondo quasi distopico che, in chiave satirica, ribalta all’eccesso gli ingabbiati ruoli di genere del mondo reale. A un certo punto, però, la vita apparentemente perfetta di Barbie viene incrinata da alcuni difetti e pensieri umani, come l’idea della morte. All’improvviso, percepisce una stonatura con quel mondo patinato, fatto di fiocchi, sandali con piume, cabriolet fiammanti, completi con paillettes, coreografie impeccabili e pigiama party tra sole donne. A quel punto, la bambola Mattel intraprenderà un viaggio nel mondo reale insieme a Ken, che coinciderà, per entrambi, con un percorso alla ricerca della propria identità.