Manodopera
- Domenica 17 Settembre 15:30
- Domenica 17 Settembre 21:00

di Alain Ughetto, musiche di Nicola Piovani - Francia/Italia/Belgio 2022, 70’
dom 17 sett. (15.30 - 21.00)
Piemonte, inizi del ‘900. La speranza di una vita migliore spinge Luigi Ughetto e sua moglie Cesira a varcare le Alpi e a trasferirsi con tutta la famiglia in Francia. Il regista Alain Ughetto ripercorre la sua storia familiare in un dialogo immaginario con la nonna. L’animazione in stop-motion ripercorre la vita sofferta e romanzesca degli emigrati italiani mettendo in scena un racconto fresco e poetico.
Combinando poesia e realismo, piccola e grande Storia, in uno stile di animazione originale e personale, Ughetto firma un’accattivante opera di testimonianza sulla migrazione italiana, impreziosita dalle musiche di Antonio Piovani. «Ho pensato che sarebbe stato un bene per me offrire una testimonianza di quello che hanno passato i nostri antenati. Perché ci ricordiamo di nostro padre, nostra madre, un po’ dei nostri nonni, ma oltre a questo non c’è niente. Scavando sotto il mio nome, ho trovato una storia. È la storia di una famiglia tra tante altre e ho potuto tornare indietro nel tempo, mescolare la storia intima con un’evocazione storica. Mi è sembrato un messaggio molto forte fare un film personale, unico, impegnato, persino arrabbiato: un film testimonianza. Il cartello ’’Vietato ai cani e agli italiani’’ (il titolo originale del film è ’’Interdit aux chiens et aux italiens’’) è il segno di un’epoca, ma ovviamente ha un’eco nell’attuale questione dei migranti. Le mani di mio nonno hanno trasmesso il loro sapere alle mani di mio padre che a sua volta lo ha trasmesso a me, e oggi avevo il dovere di ricordarlo. Mio padre era molto pratico, lo sono anch’io e poiché è una storia molto personale, era quindi importante che io ci entrassi dentro e che le persone vedessero le mie mani. La mano diventa un personaggio, un personaggio che agisce su questo mondo, lavora, si interroga. E volevo avere un dialogo con mia nonna. Come in tutte le favole, la nonna racconta ai suoi nipoti quello che ha vissuto. La mano è un po’ ovunque e mi è sembrato interessante vedere questa mano partecipare al ricorso storico, vedere cosa è successo nella Storia, e che fungesse da filo conduttore. E l’animazione è anche opera di piccole mani che, fotogramma dopo fotogramma, riportano in vita dei personaggi, donando loro corpo e anima». (Alain Ughetto)