Il grande carro (Le grand chariot)

di Philippe Garrel, con Louis Garrel, Esther Garrel, Aurélien Recoing - Francia/Svizzera 2023, 95’
mar 21 nov (18.00)
mer 22 nov (15.30 - 21.00)
Louis, Martha e Lena apprendono l\\\'antica arte del teatro dei burattini dal padre, direttore della compagnia di cui fanno parte, e dalla nonna, sapiente realizzatrice di marionette. Alla morte improvvisa della figura paterna, i tre rimangono depositari di una tradizione destinata a scontrarsi con le loro ambizioni personali e i cambiamenti di un mondo in costante mutamento...
Piccole teste dipinte a mano si muovono sopra un pannello di legno. Prendono vita grazie ai pollici, agli indici e ai medi dei burattinai che le sostengono. Le piccole braccia si agitano, le voci sono ora alte, ora basse, i costumi rallegrano i bambini. Il Grande Carro è un teatro di marionette fondato da un padre (Aurélien Recoing) e interpretato dai suoi figli (Louis, Esther e Lena Garrel). Philippe Garrel dirige un romanzo familiare in cui l’omonima costellazione è metafora di legami familiari, ereditarietà e abbandono: una storia di crescita, disillusione e disfacimento di quei rapporti un tempo saldi e indissolubili. È un ritratto di famiglia, nel quale il regista ha voluto riunire per la prima volta tutti insieme i suoi figli, chiamandoli a interpretare gli eredi di un maestro burattinaio che tiene insieme i fili di una tradizione fatta di incanto e affabulazione. I figli, da sempre legati all\\\'attività, chi per senso del dovere chi per sincera passione, dovranno decidere se continuare la carriera teatrale, poco remunerativa e sempre meno attuale, o separarsi e imboccare nuove strade. I loro sentimenti, il loro privato, i loro sogni non trovano più un appiglio e il progetto familiare fino ad allora condiviso è destinato a crollare a causa dell’assenza del pater familias, vero collante fra i giovani uomini e le giovani donne del racconto. Il mondo e il modello familiare fino ad allora conosciuti scompaiono lentamente, travolti da un avvenire incalzante. Il film è un innesto di puro romanticismo, un omaggio al proprio mestiere, ma anche alle tradizioni della sua stessa famiglia: dove falliscono le relazioni, dove non hanno successo gli interessi che diventano sempre più distanti, solo l\\\'arte rimane il baluardo per tenere viva una piccola comunità.
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