ANORA

mar 22 apr 15.00
mer 23 apr 15.00 – 18.00 – 21.00

Ingresso obbligatorio con tessera ARCI

di Sean Baker
con Mikey Madison, Mark Eydelshteyn, Yura Borisov
USA 2024, 138′
Palma d’oro al Festival di Cannes 2024 – 6 nomination agli Oscar

Anora, una giovane sex worker di Brooklyn, si imbatte nella possibilità di vivere la fiaba di Cenerentola, dopo aver incontrato e sposato, senza grandi dubbi, il figlio di un oligarca. Una volta che la notizia arriva in Russia, l’esperienza da sogno è minacciata dall’arrivo a New York dei suoceri, intenzionati a far annullare il matrimonio.

Fra stile entusiasmante, intrattenimento puro ed emozioni genuine, “Anora” è una storia che poteva arrivare solamente da un regista come Sean Baker. Il film segue l’odissea folle della sua omonima protagonista, la stupefacente Mikey Madison, che vede la sua identità di ballerina per locali erotici travolta dall’impeto e dai soldi infiniti di un giovane rampollo. Come quasi tutti i film di Baker, anche questo racconta dell’incontro e dello scontro tra due realtà e due umanità diverse: «Una giovane sex worker sposa il figlio di un oligarca russo. L’effetto di questa frase è lo stesso che deriva dal mostrare due mondi, due classi o due gruppi sociali che entrano in contatto. Sono mondi unici e particolari, nei quali la maggior parte delle persone non pensa di potersi identificare, ma le storie che racconto sono universali, come le tematiche che affronto. Sapevo di voler mostrare la comunità russofona dell’area di Brighton Beach e Coney Island, così è nata questa storia. Fin dall’inizio abbiamo sviluppato il personaggio di Anora come una persona che lotta per quello che vuole e ciò in cui crede. Ani ha un atteggiamento tipicamente newyorchese, di chi è cresciuto a Brooklyn, che io apprezzo molto perché sono di quelle parti. È una gran lavoratrice e sa cavarsela in città. Diversi film italiani hanno influenzato il mio: prima di tutto “Le notti di Cabiria” di Fellini e “La ragazza con la pistola” di Monicelli. Questi due titoli hanno delle protagoniste molti forti e poi anche “Le notti di Cabiria” è la storia di una sex worker. In tutti i miei lavori ho cercato di fare dei piccoli passi che contribuissero ad abbattere lo stigma che esiste nei loro confronti, sperando comunque di non risultare troppo predicatorio».
(Sean Baker)

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su: https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio