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Cene con delitto - 9 giugno
Venerdì 9 giugno alle 19.30 a Celle Ligure, Fraz. Pecorile (vicino alla chiesetta) - 14° episodio Domani è un altro giorno.
Cinema 1a visione - Ritorno a Seoul (Retour à Séoul)
ven 2 giu (15.30 - 18.00 - 21.00)
sab 3 giu (21.00)
dom 4 giu (15.30 - 18.00 - 21.00)
lun 5 giu (15.30 - 18.00 - 21.00)
Ritorno a Seoul
(Retour à Séoul)
di Davy Chou
con Park Ji-min, Oh Kwang-rok, Guka Han, Kim Sun-young
Francia/Corea del Sud/Cambogia 2022, 117’
Freddie, 25 anni, impulsiva e testarda, torna in Corea del Sud per la prima volta da quando, appena nata, è stata adottata da una coppia francese. Qui, inizia a cercare i genitori che l’hanno abbandonata. Tra incontri, nuove amicizie e l’ombra di una madre biologica che non vuole farsi rintracciare, la ragazza si trova immersa in una cultura molto diversa dalla sua e intraprende un viaggio nel viaggio che la porterà in direzioni del tutto inaspettate. Per scoprire che forse questa è la vita: incontrare l’inaspettato, cavalcarlo, essere tutte le persone che avresti potuto essere...
Davy Chou, filtrando la sua stessa esperienza di immigrato, compone un meraviglioso ritratto di una giovane donna combattuta tra emozioni contraddittorie e, inconsciamente, tra due paesi, che ha l\\\'incredibile pregio di risultare vero senza rinunciare alla delicatezza e alla sensibilità.
«Nel 2011 sono andato a presentare il mio primo documentario di lungometraggio in Corea del Sud. Una mia amica è venuta con me per mostrarmi quello che definiva “il suo paese”. Laure è nata in Corea del Sud ed è stata adottata in Francia quando aveva un anno. A ventitré anni è tornata per la prima volta nel suo paese di nascita, dove ha trascorso due anni prima di fare nuovamente ritorno in Francia. Ci siamo incontrati a Busan e, dopo due giorni di festival, mi ha detto: “Ho inviato dei messaggi a mio padre. Ci incontreremo a Jinju domani. È a un’ora e mezza da qui. Vuoi venire con me?”. Abbiamo quindi preso un autobus e mi sono ritrovato a pranzo con il suo padre biologico e sua nonna. È stata davvero un’esperienza toccante. Dai loro scambi trapelava un misto di emozioni: tristezza, rancore, incomprensione e rimpianti. C’era anche un qualcosa di tragicomico perché era chiaro che avessero problemi a capirsi. Rimasi così toccato da quell’esperienza che decisi che, magari, un giorno l’avrei trasformata in un film. A ispirarmi è stata la tenacia e imprevedibilità della mia amica. Io sono nato in Francia da genitori nati in Cambogia. Sono stato in Cambogia per la prima volta quando avevo venticinque anni. Il mio rapporto con quel paese era simile al rapporto che la protagonista ha con la Corea del Sud all’inizio del film. Non immaginavo minimamente che quel ritorno alle radici avrebbe stravolto la comprensione che avevo di me stesso. La vita ci porta a risemantizzare le identità e la nostra relazione con il mondo e con noi stessi. La prospettiva che a me interessava era il percorso intrapreso da una persona che rifiuta continuamente di adattarsi a una classificazione predefinita o al fatto che qualcun altro parli per lei. Freddie passa il tempo a reinventarsi, ridefinirsi e riaffermarsi. È la tematica universale dell’identità. Chi sono? Qual è il mio posto nel mondo? Dove mi colloco rispetto agli altri?».
Saggi dei Laboratori di Teatro
A maggio e giugno in scena i Saggi dei laboratori di Teatro (bimbi, ragazzi, giovani, adulti livello base e avanzato).