Il coraggio della libertà
70 ANNI DI GENERAZIONI CONSAPEVOLI
Giovedì 10 ottobre, h.20.30
In collaborazione con AIED Albenga
ingresso libero
di Alessandro Pasian e Francesco Guazzoni
Italia 2023, 90′
Introduce Donatella Alfonso Intervengono Anna Cossetta Fondazione de Mari Roberta Cospito NUDM Sara Moretti Teatro21 Barbara Petracchi Sportello antiviolenza «A. Merini» Caterina Rossi AIED Albenga
Introduce
Donatella Alfonso
Intervengono
Anna Cossetta Fondazione de Mari
Roberta Cospito NUDM
Sara Moretti Teatro21
Barbara Petracchi Sportello antiviolenza «A. Merini»
Caterina Rossi AIED Albenga
Il documentario, prodotto da AIED in occasione del 70° anno di attività, ripercorre le battaglie che la piccola associazione, nata a Milano nel 1953, ha tenacemente perseguito fino a inaugurare, nel corso degli anni ‘70, la luminosa e irripetibile stagione delle conquiste civili del nostro paese (divorzio, aborto, obiezione di coscienza al servizio militare, riforma del diritto di famiglia, legge Basaglia, istituzione dei consultori pubblici, legge per il cambio di sesso). Il 10 marzo 1971 ottiene infatti, con una sentenza della Corte Costituzionale, l’abrogazione dell’articolo 553 del “Codice Rocco”, che vietava la propaganda e l’incitamento alle pratiche contro la procreazione, dando per la prima volta il via libera in Italia all’uso dei metodi contraccettivi. Una vittoria storica conseguita dopo anni di autodenunce, arresti, aperture di centri in tutta Italia, convegni, pubblicazioni per promuovere e difendere – contro l’opposizione politica dei partiti di maggioranza e quella etica della Chiesa – gli ideali che ne avevano sollecitato la nascita: ovvero garantire una maternità libera e consapevole e non subìta, resa possibile solo dall’uso degli anticoncezionali come unico deterrente agli aborti clandestini. La narrazione ripercorre non solo le tappe che hanno caratterizzato l’attività dell’associazione ma la storia politica, sociale e morale stessa dell’Italia, attraversando diverse epoche: dalla propaganda fascista che inneggiava alla fecondità come a un valore di potenza per la nazione, alle macerie sociali e economiche del dopoguerra in cui il sovrannumero di figli rappresentava un problema di ordine demografico e sociale; dalle rivendicazioni giovanili e le battaglie femministe del ’68 alle conquiste civili degli anni ’70, alla drammatica stagione dell’Aids degli anni ‘80, fino alle attuali rimodulazioni delle “nuove famiglie” e alla necessità di introdurre l’educazione affettiva e sessuale nei programmi scolastici.