IL MAESTRO GIARDINIERE

(Master gardener)

mar 16 apr (18.00) mer 17 apr (15.30 – 21.00)

di Paul Schrader
con Joel Edgerton, Sigourney Weaver, Quintessa Swindell
USA 2022, 107′

Narvel Roth è il meticoloso orticoltore di Gracewood Gardens, che dedica le proprie giornate tanto a prendersi cura degli incantevoli giardini di questa storica tenuta, che a soddisfare le richieste della sua datrice di lavoro, la ricca vedova Haverhill. La sua vita spartana viene però stravolta quando la signora Haverhill gli chiede di prendere come assistente la sua problematica pronipote Maya. Questa situazione provoca il riaffiorare di sordidi segreti sepolti in un violento passato, che ora riemergono per minacciare tutti…

“Il maestro giardiniere” è la potente storia di un uomo tormentato dal proprio passato, che riflette le tensioni razziali dell’America contemporanea. Una nuova variazione di Paul Schrader (Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia 2023) sul tema di “un uomo solo in una stanza”, in cui una figura solitaria attende un cambiamento, mentre combatte con il passato, nascondendosi dietro il lavoro. Queste tipologie di storie hanno origine all’inizio della carriera di Schrader: «il personaggio si è evoluto inizialmente con “Taxi Driver”, come sviluppo dell’eroe esistenziale della narrativa europea», ha detto il regista. Narvel, come tanti altri protagonisti di Schrader, è un solitario. Si occupa dei terreni di proprietà della ricca vedova Haverhill. Quando la problematica nipote della signora Haverhill arriva nella tenuta, Narvel si ritrova diviso fra queste due donne, mentre il suo passato, presente e futuro collidono drammaticamente. La nozione centrale del film è questa triade di personaggi, interpretati magnificamente da Joel Edgerton, Sigourney Weaver e Quintessa Swindell. Per la prima volta dopo “Taxi Driver”, Schrader ha inserito due donne nella sua storia: «mi chiedevo cosa sarebbe successo se Betsy, il personaggio interpretato da Cybill Shepherd, si fosse presa un caffè con Iris, quello interpretato da Jodie Foster». Il regista è inoltre consapevole che ciò che una volta veniva considerato accettabile sullo schermo è radicalmente cambiato. In questa prospettiva, ha voluto raccontare la sua storia in un modo che fosse autentico, ma che rappresentasse allo stesso tempo un riflesso della società contemporanea. Nel film Maya ha circa venticinque anni, Narvel è sulla cinquantina inoltrata, mentre la signora Haverhill è la più anziana dei tre. Questa differenza è volutamente evidente: l’età, il genere e l’etnia collidono fra loro, generando risultati esplosivi. “Il maestro giardiniere” richiama il messaggio della redenzione ottenuta attraverso gli affetti. Una prospettiva differente rispetto ai precedenti lavori, l’idea che l’unica speranza possibile per i suoi antieroi esistenziali sia quella di trovare l’amore.

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su

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