L’ARPA BIRMANA

mar 16 apr (15.30 – 21.00) mer 17 apr (18.00)

di Kon Ichikawa
con Shoji Yasui, Rentaro Mikuni, Tatsuya Miyashi
Giappone 1956, 116’ – in giapponese con sottotitoli in italiano

Birmania 1945. Alla fine della guerra una pattuglia di soldati giapponesi si arrende al nemico ed è internata in un campo angloindiano. Mizushima, uno dei soldati della pattuglia, si offre volontario per raggiungere una postazione militare nipponica. Il tentativo di indurli alla resa si rivela vano e, nel massacro che ne segue, Mizushima viene gravemente ferito. I suoi compagni lo credono morto, ma l’uomo si è invece salvato grazie alle cure di un prete buddista. Presa coscienza dell’orrore della guerra, e fattosi a sua volta monaco, Mizushima decide di non unirsi ai suoi commilitoni per fare ritorno in patria…

Magnificamente girato in silenzioso bianco e nero, “L’arpa birmana” è una meditazione lirica ed eloquente sulla bellezza che convive con la morte e rimane una delle dichiarazioni antimilitariste più travolgenti dell’intero cinema giapponese. Costruito saldamente intorno al proprio protagonista, il primo film di Kon Ichikawa conosciuto in Occidente, vuole essere la rappresentazione dell’essenza della condizione umana di fronte agli orrori della guerra. La storia contrappone la figura di Mizushima sia a quella dei soldati che rifiutano di arrendersi, sia a quella dei suoi commilitoni che fanno ritorno in patria. Dei primi sono condannati valori e principi (come quelli relativi alla fedeltà all’imperatore e alla sua presunta origine divina) che non hanno più, se mai hanno avuto, ragione d’essere; ai secondi, invece, è rimproverata la facilità con cui sono pronti a dimenticare gli orrori della guerra per ricominciare una vita da cui il passato appare cancellato con un colpo di spugna. Il senso della scelta di Mizushima, della sua volontà di non dimenticare è affidato soprattutto alla lunga lettera scritta al capitano Inoue e che questi, a sua volta, legge ai propri uomini, mentre stanno facendo ritorno a casa per nave. In questo modo il film esplicita la sua dimensione pedagogica – comune anche al romanzo che lo ha ispirato ‒ contribuendo a rafforzare quell’immagine di manifesto contro la guerra che ne ha decretato la fama internazionale.

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su

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