LA CONVERSAZIONE

mer 11 giu 18.00

Cinema in Festa 3.50€ per tutti

The conversation
di Francis Ford Coppola
con Gene Hackman, Robert Duvall, Frederic Forrest
USA 1974, 117′
Lucky Red

Harry Caul è un esperto di sorveglianza audio, un professionista discreto e metodico che registra conversazioni private per conto di clienti facoltosi. La sua vita solitaria e paranoica viene sconvolta quando, durante un incarico, cattura una conversazione tra una coppia che lascia presagire un possibile omicidio. Più Harry analizza il nastro, più si convince di essere coinvolto in un crimine, spingendolo a scavare in un mistero che lo porterà a mettere in discussione la sua stessa moralità.

“La conversazione”, diretto da Francis Ford Coppola nel 1974, è un capolavoro del cinema paranoico degli anni ’70, un thriller psicologico che esplora temi come la privacy, l’ossessione e il senso di colpa, con una performance indimenticabile di Gene Hackman nel ruolo del protagonista.
Coppola, fresco del successo de “Il Padrino” (1972), realizza un film più introspettivo ma ugualmente potente, influenzato dal clima post-Watergate e dalla crescente sfiducia verso le istituzioni. La regia è meticolosa, con un uso magistrale del suono (vincitore della Palma d’Oro a Cannes e candidato a tre Oscar, tra cui Miglior Film). La colonna sonora (di David Shire) e il montaggio audio giocano un ruolo centrale, trasformando rumori di sottofondo in elementi narrativi chiave. Gene Hackman dà vita a uno dei personaggi più complessi del cinema: Caul è un uomo chiuso, quasi ascetico, la cui fede nella tecnologia si scontra con un crescente tormento esistenziale. L’atmosfera claustrofobica è accentuata dalla fotografia grigia e dalle inquadrature che isolano Harry nel suo mondo di solitudine e sospetto. L’uomo è vittima dello stesso strumento che domina, intrappolato in una gabbia di auto-isolamento. Il finale ambiguo (tra i più discussi della storia del cinema) lascia aperta la questione se il protagonista sia spettatore o complice. Curiosità: il film è ispirato al thriller “Blow-Up” (1966) di Antonioni, ma con un approccio più crudo e americano. Coppola lo considerava il suo lavoro più personale, un film ipnotico, un gioiello di suspense psicologica che fonde stile hitchcockiano con profondità filosofica. La regia di Coppola e la recitazione di Hackman creano un’esperienza cinematografica angosciante e riflessiva, ancora oggi modernissima all’epoca dei social, nella società dell’ipervisibilità e del voyeurismo consentito, anzi esibito e compiacente dall’altro “capo”. “La conversazione” assume un valore ancora più sconvolgente. Nel rumore diffuso ogni intimità appare ancora più fasulla, posticcia, inventata. La vita quotidiana di Harry Caul è un assurdo e costante pedinamento delle vite altrui. L’uomo pare nutrirsi delle vite degli altri, delle loro parole, dei loro volti, delle espressioni facciali. Di sfumature e improvvisi suoni distorti per la lontananza degli indagati dai microfoni…

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su: https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio