LA TOMBA DELLE LUCCIOLE

sab 20 set 15.30 – 21.00, Ingresso socio base, socio sostenitore 5€, non tesserato 9€
dom 21 set 18.00 Ingresso 3.50€ Cinema in Festa,
lun 22 set 15.30 – 21.00 Ingresso 3.50€ Cinema in Festa

Hotaru no haka
di Isao Takahata
Studio Ghibli
Giappone 2025, 88′

Negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale, un bombardamento americano uccide la madre di Seita, 14 anni, e della sua sorellina Setsuko, di 4. Rimasti soli e senza più un posto dove andare, i due cercano di sopravvivere nella campagna giapponese. Dopo aver litigato con l’unico parente rimasto, Seita cerca di badare a sé stesso e a Setsuko, trovando riparo in un rifugio abbandonato e rubando cibo. Ma con le risorse sempre più scarse, ai due fratelli non resta che aggrapparsi a brevi momenti di felicità in un mondo ormai in frantumi.

Prodotto dallo Studio Ghibli nel 1988 e diretto da Isao Takahata, “La tomba delle lucciole” è riconosciuto come una delle opere più commoventi e significative sul tema del conflitto militare e della memoria. Ambientato nel Giappone devastato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, racconta con struggente delicatezza la storia di un fratello e di una sorella costretti a sopravvivere tra le macerie del conflitto. Tratto dall’omonimo romanzo semi-autobiografico di Nosaka Akiyuki e proposto con un nuovo doppiaggio e un nuovo adattamento, il film di Takahata è considerato un caposaldo dell’animazione giapponese, un racconto doloroso ma necessario sulla guerra e sull’infanzia.
«Avevo dieci anni, vivevo in una città di media grandezza che si chiamava Okayama. Nel 1945 è stata anche bombardata. Era il 29 giugno. Poi, il 15 agosto, il Giappone si è arreso. Ma quel giorno di giugno una pioggia di fuoco ha colpito la mia abitazione e mi sono trovato in mezzo a quell’inferno. Io e mia sorella, che era più grande di me, ci siamo separati dai nostri genitori. Fuggivamo, sotto questa pioggia di fuoco… I bombardamenti aerei in Giappone hanno causato storie dolorose in moltissime famiglie, quindi sono molti i racconti su quel periodo. E anche il cinema di animazione se n’è occupato. Ma per contrastare la guerra, per avere la pace, credo non basti produrre questi cartoni animati. Perché così non si scopre la causa della guerra che nell’Asia orientale è iniziata con l’invasione giapponese della Cina. Si devono raccontare anche le cause, non solo la conclusione o i danni subiti dal Giappone. Nella storia de “La tomba delle lucciole” non voglio che i ragazzi protagonisti siano soltanto vittime dei bombardamenti. Non voglio soltanto dire che la guerra non è bella. Il mio scopo è quello di descrivere la realtà, quindi non tanto la parte emotiva, ma proprio come sono accadute le cose. Ho voluto descrivere come hanno vissuto i ragazzi in quel momento, ho cercato di dare il massimo per descrivere la vita durante la guerra».
(Isao Takahata)

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su: https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio