suspiria

mar 20 feb 15.30 – 21.00
mer 21 feb 18.00

di Dario Argento
con Jessica Harper, Stefania Casini, Alida Valli
Italia 1977, 97′
introduzione a cura di Alberto Ghiazza

Una giovane ballerina americana arriva a Berlino per un’audizione di danza. Ben presto, la ragazza viene a conoscenza di un terribile segreto che le direttrici della compagnia tentano di nascondere.

Suspiria di Dario Argento è un’iconica opera dell’horror italiano, distribuita in sala nel 1977. Il film è celebre per la sua estetica visiva straordinaria, la colonna sonora accattivante dei Goblin e la trama avvincente che mescola il sovrannaturale con l’horror psicologico. Il restauro proposto è quello curato dal direttore della fotografia Luciano Tovoli, fedele ai colori della pellicola Technicolor originale. La regia di Argento è magistrale nel creare un’atmosfera tesa e surreale. Un’esperienza cinematografica unica che ha lasciato un’impronta duratura nel genere dell’horror. Il film, almeno nelle sue fondamenta più mitologiche, prende ispirazione dal romanzo Suspiria De Profundis (1845) di Thomas de Quincey nel quale l’autore inglese presenta le Nostre Signore del Dolore. De Quincey (oltre che essere un personaggio a dir poco interessante, suo è l’aforisma “Un quarto dell’infelicità umana è causata dal mal di denti”) teorizza l’esistenza delle Tre Mater, streghe molto potenti, compagne della dea protettrice dei neonati Levana, chiamate Mater Lachrymarum (Nostra Signora delle Lacrime), Mater Suspiriorum (Nostra Signora dei Sospiri) e Mater Tenebrarum (Nostra Signora dell’Oscurità). Sono queste muse del terrore che spingeranno Dario Argento alla creazione di una propria mitologia personale delle Madri, molto dettagliata e simbolica che verrà poi ampliata e approfondita nelle due successive pellicole Inferno (1980) e La Terza Madre (2007).